GIANLUCA PERAZZO
F E E D B A C K
“Ricerca musicale: percussioni quasi tribali che incontrano il canto lirico, crossover tra le arti: musica, danza, arti visive; GLOCAL laddove LOCAL è l'Artista e il territorio nelle immagini e GLOBAL sono le artiste che vengono "dall'altro mondo"
MA GNI FI CO, davvero!”
Carlo Maucioni
Appassionato di musica
Giovanni Sambroia
Appassionato di musica
“Landscape mi ha portato fuori di me per ricondurmi in me. Ascoltandolo e seguendo le immagini, ho attraversato spazi fisici e metafisici, luoghi dell'essere e momenti di realtà limitati eppure infiniti: a tratti sembra quasi che spazio e tempo si dilatino, si espandano, permettendo all'essere di levitare e più profondamente oggettivare le cose, rendendole traslucide, maggiormente presenti, accompagnando l'io col suono della batteria, come in un'incessante e calma cavalcata. Al termine mi sono ritrovato solo con me stesso, eppure meno solo. Non è un semplice brano musicale, è un'esperienza! Grazie, Gianluca”
Niccolò Rocco
Musicista, chitarrista jazz
“Gianluca in quest’album non descrive bensì, come un pittore impressionista, “suggerisce”. Le sue pennellate sonore sono dense ma non delineano i soggetti: come dice il titolo, “Landscapes”, i brani avvolgono teatralmente l’ascoltatore in più scene ed ambientazioni diverse dandogli lo spazio necessario a far vivere la propria storia”
Francesco D'errico
Docente, compositore pianista jazz
“Molto suggestivo Gianluca! Una bella prova di batteria, fluido e intenso. Belle immagini!”
Guido Maria Grillo
Cantautore
“Molto ben fatto”
Umberto Iannotta
Musicista, percussionista
“È un lavoro assurdo, i complimenti sono il minimo per un progetto così bello, accattivante ed affascinante! Le cose che più ho apprezzato sono state la visione, ritmica e melodica, non banale e soprattutto circolare e l'introspezione di ogni brano, con un concept circolare che richiama alla mente gli angoli più profondi della propria anima”
Francesco Scala
Docente, musicista e consulente musicale
“Equilibrato ed interessante il mix identità/esotismo”
Gabriele Vassallo
Musicista, chitarrista rock
“Con Selva Oscura, la sensazione era proprio quella di stare in una foresta o quantomeno un bosco ed effettivamente non luminoso. Mentre scrivo ho ancora chiara l'immagine. L'accompagnamento all'inizio faceva molto moonlight sonata. Quando partono le voci diventa quasi subito esoterico. Mi piace il salire prima del finale, è un bel messaggio in quanto è positivo e speranzoso. Alla fine della canzone infatti mi rimane una spinta positiva generale. L'evoluzione della camminata nella selva in viaggio esoterico è centrata: quando cammino da solo nella natura dopo non molto parte una sensazione simile”